Impegni dell’insegnante
Il RMT non è una competizione tra insegnanti
Per partecipare occorre:
- condividere le concezioni di apprendimento che sono alla base del lavoro del RMT
- rispettare tutte le regole di svolgimento della gara
- attenersi scrupolosamente alle consegne
Nessuno è obbligato a partecipare al RMT
Sono insegnanti e allievi insieme che, di comune accordo, decidono di partecipare al RMT.
L’iscrizione è da considerarsi come un impegno a partecipare alle prime due prove (senza abbandonare dopo la prima prova, anche nel caso di risultati poco incoraggianti).
è obbligatoria almeno una prova di allenamento anche se la classe ha già partecipato a precedenti edizioni del RMT.
La prova viene svolta utilizzando le prove degli anni precedenti che sono scaricabili dal questo sito alla voce “Edizioni precedenti”.
Ad ogni classe devono essere somministrati i problemi relativi alla categoria di appartenenza, riconoscibile dai numeri posti accanto al nome del problema.
Corrispondenza classe – categoria:
3a primaria cat. 3 1a ssIg cat. 6
4a primaria cat. 4 2a ssIg cat. 7
5a primaria cat. 5 3a ssIg cat. 8
1a ssIIg cat.9 2a ssIIg cat. 10
Durante la prova deve essere presente in classe l’insegnante
La prova deve essere seguita da una discussione sul suo svolgimento che permetta una riflessione critica su tutta l’attività
Le prove ufficiali
Non è permesso comunicare i problemi, agli allievi o ad altre persone, prima di ogni prova.
L’insegnante deve lasciare autonomi gli allievi:
- nella formazione dei gruppi, anche se è stata decisa prima della prova,
- nella ripartizione dei problemi,
- nella collaborazione all’interno del gruppo o fra i gruppi,
- nella scelta della soluzione, una per problema, da consegnare a nome della classe.
Obbligatoriamente, l’insegnante non deve essere presente nella propria classe durante ogni prova.
La persona che lo sostituisce deve rimanere neutro e passivo. In particolare:
- deve astenersi da qualunque commento durante la prova,
- non deve rispondere ad eventuali domande degli allievi (che ben conoscono le regole),
- non deve proporre agli allievi che hanno finito di aiutare i gruppi che stanno ancora lavorando,
- non deve influenzare la riflessione dei gruppi né con la mimica, né con un’attenzione troppo esplicita al loro lavoro,
- non deve incoraggiare né scoraggiare alcuno…
I suoi compiti sono:
- consegnare gli enunciati dei problemi alla classe,
- ricordare l’orario di consegna 5 o 10 minuti prima della fine della prova,
- ritirare un foglio-risposta per ciascun problema dopo 50 minuti.
L’insegnante, dopo la prova, fa pervenire nei modi convenuti, alla sezione locale del RMT i fogli-risposta per la correzione, dopo averli fotocopiati.
L’insegnante non deve assolutamente fare alcun “ritocco” agli elaborati, né chiedere agli allievi di apportare modifiche, né tanto meno redigere lui stesso parti di fogli-risposta né, infine, scegliere l’elaborato migliore nel caso ci fossero più elaborati relativi ad uno stesso problema, ma deve consegnarli tutti.
Dopo ogni prova
L’insegnante riassume un ruolo attivo dopo la prova, secondo le modalità delle sue scelte didattiche. Per esempio può:
- animare un dibattito sullo svolgimento, la cooperazione all’interno dei gruppi e, in particolare, sulle fasi di validazioni «collettive». Tali validazioni sono importanti, ma non emergono spontaneamente, soprattutto se è stato l’insegnante che ha formato i gruppi e assegnato a ciascuno di essi la risoluzione di un problema: possono scaturire solo da un dibattito critico animato dall’insegnante.
- proporre ad altri allievi la risoluzione di alcuni problemi e la discussione delle soluzioni e delle strategie.
- utilizzare alcuni problemi inquadrandoli nel percorso didattico della classe, avvalendosene per valutazioni o per lavori individuali.